Aggiornato al 06/12/2019
STATUTO A.G.E.C.S.
TITOLO I – PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1 – L’Associazione
L’Associazione Guide Esploratori Cattolici Sammarinesi (più brevemente “A.G.E.C.S.”) è un’associazione di volontariato sociale e solidale, giovanile ed educativa che si propone di contribuire alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo ideato da Lord Robert Baden-Powell, adattato ai ragazzi ed alle ragazze nella realtà sociale sammarinese di oggi.
La sede dell’Associazione è sita in Dogana (RSM) Via Consiglio dei Dodici n. 10. L’emblema dell’Associazione è rappresentato dall’insieme dei due simboli utilizzati dallo scoutismo a livello internazionale: il trifoglio e il giglio: in merito, il Regolamento organizzativo ne definisce nel dettaglio formati e colori.
L’Associazione, inoltre, adotta come bandiera quella nazionale della Repubblica di San Marino unitamente ad una bandiera che riproduce l’emblema dell’Associazione.
Art. 2 – Scopi sociali ed ambiti di impegno
L’Associazione, come iniziativa educativa liberamente promossa da credenti, vive nella comunione ecclesiale la scelta cristiana.
Nell’azione educativa l’Associazione realizza il suo impegno politico al di fuori di ogni legame od influenza di partito e tiene conto dell’operato degli altri ambienti educativi.
L’Associazione svolge, nel rispetto della normativa vigente, attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi.
L’Associazione non persegue alcuno scopo di lucro ed è caratterizzata dal carattere democratico nell’organizzazione e nel funzionamento, in quanto gli associati si impegnano nel perseguimento degli scopi sociali a titolo volontario e gratuito.
L’Associazione ha tra le sue priorità altresì quella di operare nel campo della protezione civile, svolgendo attività di previsione, prevenzione e soccorso, in vista o in occasione di eventi calamitosi, nonché attività di formazione ed addestramento con stile, forme ed ambiti d’intervento coerenti con le proprie finalità e tradizioni educative e di servizio.
Art. 3 – Promessa e Legge
Gli impegni proposti dallo scoutismo e dal guidismo sono espressi nella Promessa e nella Legge così formulate:
Promessa Scout
“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout”;
Legge Scout:
“La guida e lo scout:
- pongono il loro onore nel meritare fiducia;
- sono leali;
- si rendono utili ed aiutano gli altri;
- sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
- sono cortesi;
- amano e rispettano la natura;
- sanno obbedire;
- sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
- sono laboriosi ed economi;
- sono puri di pensieri, parole e azioni.”
I membri più giovani dell’Associazione, coccinelle e lupetti, hanno una Promessa e una Legge che esprimono i valori dello scoutismo in una forma adeguata alla loro età, secondo le formulazioni seguenti:
Promessa Lupetto/Coccinella:
“Prometto, con l’aiuto e l’esempio di Gesù, di fare del mio meglio per migliorare me stesso/a, per aiutare gli altri, per osservare la Legge del Branco/Cerchio”.
Legge Lupetto/Coccinella:
“Il lupetto/la coccinella pensa agli altri come a sé stesso/a; Il lupetto/la coccinella vive con gioia e lealtà insieme al Branco/Cerchio”.
La Promessa immette nella fraternità mondiale degli scout e delle guide.
Art. 4 – Patto Associativo
Il “Patto Associativo” è il documento nel quale si riconoscono coloro che hanno scelto di svolgere nell’Associazione un servizio educativo. Esso rappresenta il legame che esprime l’identità, l’impegno e le speranze dei Capi e degli Assistenti Ecclesiastici dell’Associazione.
Costoro, dunque, si impegnano a rispettarlo come tale, perché riconoscono nei suoi contenuti il fondamento del loro servizio educativo e lo stimolo per il cammino di formazione personale.
Tale documento si articola nelle tre scelte che un aderente all’Associazione dichiara di fare proprie, trattandosi di ambiti che riconosce come prioritari e cui orientare il proprio stile di vita e di servizio:
a) la scelta scout: l’Associazione ha un suo metodo e valori educativi che si desumono dagli scritti e dalle realizzazioni pedagogiche del suo fondatore Baden-Powell, dalla Legge e dalla Promessa scout;
b) la scelta cristiana: i Capi vivono la propria vocazione battesimale nel servizio educativo scout, camminando insieme ai ragazzi, condividendo la loro storia e testimoniando nel quotidiano la propria fede; in particolare, i Capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo e ne danno annuncio e testimonianza come laici coscienti e responsabili, che partecipano alla vita e alla missione della Chiesa in comunione con coloro che Dio ha posto come pastori;
c) la scelta politica: la proposta scout educa e richiede ai membri dell’Associazione di essere cittadini attivi attraverso l’assunzione di responsabilità personali e comunitarie nei confronti della realtà in cui si vive, superando le tendenze all’individualismo; in particolare, i Capi vivono la scelta di azione politica come un impegno che qualifica l’uomo in quanto cittadino partecipe, attivo e responsabile, della gestione del bene comune, esercitando la propria cittadinanza in coerenza con i valori dell’Associazione.
L’Associazione riconosce che il Patto Associativo è documento di massima importanza, in quanto individua i valori ed i principi fondanti della propria esistenza, dunque pone come limiti alla sua modificabilità:
a) la possibilità che le modifiche siano approvate dalla sola Assemblea dei Capi; e che
b) tali modifiche siano deliberate con suffragio favorevole della maggioranza dei due terzi degli associati adulti di cui ai punti a), b) e c) di cui al successivo articolo 18.
Art. 5 – Associati
I membri dell’Associazione, che liberamente ne accettano i principi ed il metodo, e ad essa iscritti, sono:
a) associati giovani: ragazze e ragazzi senza distinzione di razza, credo e nazionalità che in essa vivono, proporzionalmente alle diverse età, un’esperienza di crescita personale e di fede;
b) associati adulti: donne e uomini maggiorenni che svolgono il proprio servizio educativo nei modi propri dello scoutismo realizzando, in quanto membri della Chiesa, la loro vocazione cristiana.
Art. 6 – Associati giovani
Gli associati giovani sono i bambini, ragazzi, giovani – nella fascia di età compresa tra gli 8 (otto) anni, da compiersi entro l’anno scout in corso, ed i 20/21 (venti/ventuno) anni – che vivono la proposta in tre momenti educativi cui corrispondono le Branche:
a) Lupetti e Coccinelle (Branca L/C);
b) Esploratori e Guide (Branca E/G);
c) Rover e Scolte (Branca R/S).
Art. 7 – Associati adulti
Gli associati adulti sono:
a) i Capi;
b) i Capi con Nomina;
c) gli Assistenti Ecclesiastici.
L’Associazione riconosce gli associati adulti sulla base:
a) dell’appartenenza ad una Comunità Capi o dello svolgimento di uno specifico servizio od incarico in favore dell’Associazione e conferito dal Comi- tato Centrale;
b) dell’adesione al Patto Associativo.
Vengono demandate al Regolamento organizzativo sia l’individuazione di specifici servizi o incarichi di cui alla precedente lettera a), che le modalità di censimento per tali associati.
Ai sensi di Legge, sono solo gli associati adulti coloro che hanno titolo di partecipare all’Assemblea ed assumere incarichi per conto dell’Associazione, pertanto la maggioranza di essi dovrà in ogni caso risultare residente nella Repubblica di San Marino.
Art. 8 – Capi
L’Associazione riconosce i Capi sulla base dello svolgimento di un servizio, come specificato dal Regolamento organizzativo.
Esso può essere:
a) il servizio educativo rivolto agli associati giovani, attività fondante e prioritaria dell’Associazione;
b) ogni altro servizio associativo a sostegno dell’azione educativa o formati-
va.
Art. 9 – Assistenti Ecclesiastici
Gli Assistenti Ecclesiastici (A.E.) sono sacerdoti corresponsabili del progetto educativo all’interno delle Unità, delle Comunità Capi e dei livelli associativi che, assieme con gli altri associati adulti, annunciano e testimoniano la proposta di fede cristiana.
In particolare, sono presenti:
a) un A.E. Nazionale che esercita il mandato affidatogli dal Vescovo diocesano e, in particolare, si occupa di coordinare gli A.E. di Gruppo nello svolgimento delle proprie funzioni e di farsi portavoce di istanze degli stessi nello svolgimento dei lavori del Comitato Centrale;
b) gli A.E. di Gruppo e/o di unità.
Per particolari esigenze e in determinate situazioni, il ruolo dell’A.E. può essere ricoperto anche da religiosi o religiose, diaconi e laici con appropriati carismi, in accordo con il responsabile pastorale.
Art. 10 – Provvedimenti disciplinari
Gli associati adulti possono essere sospesi dal servizio educativo nell’Associazione per mancanza grave nei confronti degli impegni assunti in base al presente Statuto.
Il provvedimento compete al Comitato Centrale su proposta delle strutture associative, sentito l’interessato ed in base alla procedura definita nel Regolamento organizzativo.
Art. 11 -Rapporti con altre associazioni ed organizzazioni scout
L’AGECS riconosce tra le sue priorità quella di essere e rimanere membro dell’Associazione Mondiale delle Guide ed Esploratrici (World Association of Girl Guides and Girl Scouts – WAGGGS) e dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (World Organization of the Scout Movement – WOSM).
L’AGECS, una volta entrata a far parte di una o di entrambe le organizzazioni, si impegna a trasmettere ogni futura eventuale modifica al presente Statuto agli organismi competenti delle suddette associazioni e/o organizzazioni.
L’Associazione cura ad ogni livello la formazione alla comprensione internazionale e alla pace, e promuove intensi scambi di esperienze educative con le associazioni estere e gli organismi internazionali scouts e guide.
TITOLO II – ARTICOLAZIONE ED ORGANIZZAZIONE ASSOCIATIVA
CAPO I – ORGANI PERIFERICI
Art. 12 – Gruppo
Il Gruppo è l’organismo educativo fondamentale per l’attuazione del metodo. Esso si basa su una Comunità Capi che, per assicurare l’attuazione dell’intero ciclo formativo, tende a costituire una o più unità di ciascuna del-
le Branche.
Art. 13 – Unità
Le Unità sono costituite da ragazze e/o ragazzi con i loro Capi ed Assistenti Ecclesiastici e si distinguono in:
a) Branco di lupetti e Cerchio di coccinelle;
b) Reparto di esploratori e Reparto di guide;
c) Comunità di rover e Comunità di scolte;
d) unità miste ai precedenti tre livelli.
Art. 14 – Comunità Capi
Gli associati adulti presenti nel Gruppo formano la Comunità Capi, che ha per scopo:
a) l’approfondimento dei problemi educativi;
b) la formazione permanente dei Capi e la cura del tirocinio dei nuovi ade-
renti in quanto educatori;
c) l’analisi e l’inserimento nell’ambiente locale per adottare una conseguente linea educativa;
d) la co-gestione del progetto educativo al fine di assicurare l’omogeneità e la continuità nell’applicazione del metodo.
La Comunità Capi nelle forme che ritiene più opportune:
a) esprime un Capo e/o una Capo Gruppo;
b) affida l’incarico di Capo Unità ad adulti che abbiano concluso l’iter di formazione capi, nonché gli incarichi di servizio nelle unità;
c) cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono i ragazzi e le ragazze (famiglia, scuola, parrocchia, ecc.) ed in particolare con quanti (persone od enti) sono interessati alla presenza dell’Associazione nell’ambito
della realtà locale.
È consentito, nell’ambito del Regolamento organizzativo, derogare o prevedere eccezioni al disposto di cui alla lettera b) del precedente comma.
Il Capo Gruppo e/o la Capo Gruppo e l’Assistente Ecclesiastico di Gruppo, avvalendosi dell’aiuto della Comunità Capi, curano in particolare:
a) l’attuazione degli scopi e l’animazione della Comunità Capi;
b) i rapporti con gli altri Gruppi e l’Associazione;
c) la partecipazione degli adulti alle occasioni formative e ai momenti di democrazia associativa;
d) la gestione organizzativa ed amministrativa del Gruppo.
L’associato che ricopre uno specifico servizio o incarico in favore dell’Associazione, conferito dal Comitato Centrale, ha la facoltà di non appartenere ad una Comunità Capi.
CAPO II – ORGANI CENTRALI
Art. 15 – Organi centrali
Sono organi centrali dell’Associazione:
a) l’Assemblea dei Capi;
b) il Comitato Centrale;
c) la Responsabile Guide ed il Responsabile Scout.
Art.16 Natura e composizione dell’Assemblea dei Capi
L’Assemblea è composta dagli associati adulti di cui al precedente articolo 7.
L’Assemblea è l’organo deliberativo dell’Associazione ed il suo funzionamento può essere più dettagliatamente disciplinato nel Regolamento organizzativo, nel rispetto del presente Statuto.
Art. 17 – Competenze dell’Assemblea dei Capi
L’Assemblea si riunisce sul territorio della Repubblica di San Marino su convocazione della Responsabile Guide e/o del Responsabile Scout, almeno una volta all’anno, al fine di:
a) verificare lo stato dell’Associazione e determinarne la politica;
b) deliberare sulle modifiche allo Statuto e agli accordi in essere con altre Associazioni scout e guide;
c) deliberare sugli orientamenti metodologici dell’Associazione;
d) deliberare sul bilancio annuale presentato dal Comitato Centrale;
e) eleggere per un triennio i membri del Comitato Centrale e dell’organo di controllo;
f) discutere e deliberare su ogni altro argomento posto all’ordine del giorno.
Art. 18 – Convocazione e funzionamento dell’Assemblea dei Capi
L’Assemblea è convocata dalla Responsabile Guide e/o dal Responsabile Scout, con avviso da essi sottoscritto e contenente l’elenco completo degli argomenti posti all’ordine del giorno nonché del diritto voto e di elettorato in ordine al livello di formazione raggiunto, inviato a mezzo di lettera raccomandata o di posta elettronica – entrambe con ricevuta di ritorno – al domicilio di tutti gli associati adulti e mediante pubblicazione sul sito internet dell’Associazione almeno 8 (otto) giorni prima della data del suo svolgimento.
L’Assemblea è anche convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Centrale o di un terzo degli associati adulti di cui ai punti a), b) e c) del suc-
cessivo art. 19.
Per ciascuna Assemblea sono previste almeno due diverse convocazioni con i seguenti quorum di costituzione e validità delle deliberazioni, salvo differenti e specifici quorum indicati in altri articoli del presente Statuto:
1) in prima convocazione, il quorum di costituzione si raggiunge con la maggioranza assoluta degli associati adulti di cui ai punti a), b), c) e d) del successivo art. 19, mentre quello di validità delle deliberazioni si raggiunge con la maggioranza semplice dei capi presenti all’Assemblea nel rispetto dei diritti di cui ai punti a), b), c) e d) del successivo art. 19;
2) in seconda convocazione, non è previsto alcun quorum di costituzione e pertanto l’Assemblea è regolarmente convocata con un qualsiasi numero di associati adulti di cui ai punti a), b), c) e d) del successivo art. 19, mentre quello di validità delle deliberazioni si raggiunge con la maggioranza semplice dei capi presenti all’Assemblea nel rispetto dei diritti di cui ai punti a), b), c) e d) del successivo art. 19.
L’Assemblea è presieduta dalla Responsabile Guide e dal Responsabile Scout congiuntamente o anche disgiuntamente da uno solo di essi in caso di impossibilità ad essere presente da parte di uno dei due Responsabili.
Per la partecipazione all’Assemblea e per le relative deliberazioni non è prevista la possibilità di delega.
Art.19 – Elettorato attivo e passivo, diritto e modalità di esercizio del voto
Gli associati adulti censiti nell’Associazione partecipano all’Assemblea e di questi:
a) i Capi con Nomina hanno diritto di voto su ogni tematica, oltre che di elettorato attivo e passivo in riferimento alle cariche di cui al successivo articolo 20;
b) i Capi che hanno frequentato il Campo di Formazione Associativa (o equivalente) hanno diritto di voto su ogni tematica, oltre che di elettorato attivo;
c) i Capi che hanno frequentato il Campo di Formazione Metodologica (o equivalente) nonché gli Assistenti Ecclesiastici (Nazionale e di Gruppo, qualora non abbiano almeno frequentato il Campo di Formazione Associativa o equivalente) hanno diritto di voto su ogni tematica, ma non di elettorato;
d) i Capi che hanno frequentato il Campo di Formazione Tirocinanti (o equivalente) hanno diritto di voto su ogni tematica, ad eccezione delle modifiche allo Statuto e dello scioglimento dell’Associazione, ma non di elettorato.
Ogni qualvolta sia necessario procedere con una votazione mediante la quale si intende scegliere una tra più proposte presentate, ogni associato adulto potrà esprimere la propria preferenza (favorevole, contrario o astenuto) per ciascuna delle proposte presentate.
Al termine della votazione si considera adottata la proposta che ha ottenuto la maggioranza dei consensi favorevoli e la minoranza di quelli contrari.
Art. 20 – Composizione del Comitato Centrale
I membri del Comitato Centrale vengono nominati o rinnovati, tenuto conto di quanto disposto dall’articolo 29 del presente Statuto, dall’Assemblea ai
sensi di quanto previsto dal precedente articolo 19.
Il Comitato Centrale è composto dai seguenti membri:
a) Responsabile Guide e Responsabile Scout, affinché svolgano i compiti indicati al successivo articolo 25 (requisito formativo per l’elezione: Nomina a Capo);
b) Assistente Ecclesiastico Nazionale, affinché accompagni e coordini i Capi e gli Organi dell’Associazione nel percorso spirituale cattolico;
c) Incaricato/a all’Organizzazione, affinché svolga i compiti indicati al successivo articolo 26 (requisito formativo per l’elezione: Nomina a Ca-
po);
d) Incaricato/a alla Formazione Capi, affinché svolga i compiti indicati al successivo articolo 27 (requisito formativo per l’elezione: Nomina a Capo);
e) Incaricato/a ai Rapporti Internazionali, affinché svolga i compiti indicati al successivo articolo 28 (requisito formativo per l’elezione: Nomi-
na a Capo).
f) Capi Gruppo, affinché rappresentino i gruppi di cui è formata l’associazione.
Nell’eventualità in cui una carica in Comitato Centrale sia scaduta o vacante, in sede di Assemblea, è consentito ad un membro del Comitato Centrale di
proporsi per tale carica, in tal caso:
a) se viene eletto dall’Assemblea, è tenuto a dare le dimissioni dalla precedente carica ricoperta in Comitato Centrale, carica che verrà pertanto affidata ad altro Capo con i requisiti, se individuabile;
b) se non viene eletto, rimane in carica nel precedente ruolo fino alla sua naturale scadenza; in tale ultimo caso la carica che invece è vacante rimane tale fino a quando un altro Capo con i requisiti si renda disponibile: in questa circostanza non occorre la nomina immediata da parte dell’Assemblea, che provvederà a conferire ufficialmente la carica alla successiva Assemblea utile, tenuto conto che fino a quel momento l’interessato non sarà ufficialmente membro del Comitato Centrale ai sensi di Legge e del presente Statuto.
Art. 21 – Funzionamento del Comitato Centrale
Il Comitato Centrale è convocato dalla Responsabile Guide e/o dal Responsabile Scout, con avviso contenente l’elenco completo degli argomenti posti all’ordine del giorno, inviato a mezzo di posta elettronica a tutti i membri del Comitato Centrale almeno 5 (cinque) giorni prima della data del suo svolgimento.
Per la regolare costituzione del Comitato Centrale e la validità delle sue deliberazioni sono previsti i seguenti quorum, salvo differenti e specifici quorum indicati in altri articoli del presente Statuto:
a) il Comitato Centrale è validamente costituito con la maggioranza assoluta dei suoi componenti;
b) le deliberazioni vengono assunte con il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti.
Il Comitato Centrale è presieduto dalla Responsabile Guide e dal Responsabile Scout, congiuntamente o anche disgiuntamente da uno solo di essi in caso di impossibilità ad essere presente da parte di uno dei due Responsabili.
Le deliberazioni devono risultare da un verbale redatto e sottoscritto dai Responsabili presenti, o da uno solo di essi nel caso l’altro sia impossibilitato a presenziare, e da un segretario verbalizzante di volta in volta designato all’interno del Comitato Centrale.
Hanno diritto di partecipare alle sedute del Comitato Centrale con funzione consultiva e senza diritto di voto:
a) gli Incaricati ausiliari di cui al successivo articolo 22;
b) gli associati adulti delegati ad incarichi specifici o altri soggetti esterni che possano prestare il proprio contributo in base a particolari competenze personali o per l’elaborazione di specifici progetti, su invito espresso del Comitato Centrale medesimo.
Per la partecipazione alle sedute del Comitato Centrale e per le relative deliberazioni non è prevista la possibilità di delega.
Art. 22 – Incaricati Ausiliari
Al fine di assicurare, se possibile, il rispetto di un equilibrio di responsabilità tra uomini e donne (diarchia) anche nell’ambito degli incarichi associativi non apicali, è istituita la figura dell’Incaricato Ausiliario, il cui compito è quello di collaborare con l’Incaricato/a di riferimento, sotto la guida di quest’ultimo, nell’esercizio delle proprie funzioni previste dal presente Statuto.
Gli Incaricati Ausiliari sono nominati o sostituiti, su proposta dell’Incaricato/a di riferimento, dal Comitato Centrale ed il loro mandato decade unitamente a quello dell’Incaricato che li ha proposti.
Gli Incaricati Ausiliari non sono parte del Comitato Centrale, anche se hanno il diritto di assistere ai relativi lavori, ed il requisito formativo minimo per la loro designazione è l’avvenuta partecipazione al Campo di Formazione Metodologica (o equivalente) oppure l’aver svolto almeno due anni continuativi di servizio in Associazione.
Art. 23 – Poteri del Comitato Centrale
Al Comitato Centrale sono attribuiti tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che, per legge o Statuto, non siano riservati all’Assemblea.
È facoltà del Comitato Centrale, anche su proposta della Responsabile Guide e/o del Responsabile Scout, conferire mediante delega parte dei poteri o con-
ferire ed affidare incarichi a singoli associati adulti, a pattuglie di associati adulti o a terzi, in base ai principi e presupposti che saranno indicati nel Regolamento organizzativo.
Al Comitato Centrale sono altresì affidati i seguenti compiti:
a) sviluppare le linee di politica associativa espresse dall’Assemblea;
b) predisporre la relazione annuale al bilancio per l’Assemblea;
c) raccogliere le proposte educative avanzate ai vari livelli dell’Associazione, studiarne i contenuti ed elaborarne le proposte per l’Assemblea;
d) promuovere la formazione dei Capi a tutti i livelli, anche in collaborazione con altre Associazioni scout e guide, coordinando e divulgando il metodo delle Branche e promuovendo a livello nazionale ed internazionale gli incontri per adulti in servizio educativo e per ragazze e ragazzi;
e) proporre alla competente Autorità Ecclesiastica la nomina dell’Assistente ecclesiastico Nazionale;
f) collaborare con le altre associazioni educative a livello nazionale ed internazionale;
g) curare a livello nazionale i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione;
h) verificare annualmente la regolarità del censimento degli associati;
i) curare l’amministrazione centrale dell’Associazione, sottoponendo il bilancio annuale all’Assemblea;
j) gestire e controllare le donazioni offerte all’Associazione;
k) approvare la richiesta di Nomina a Capo degli associati adulti a seguito della valutazione positiva predisposta dall’Incaricato/a alla Formazione Capi.
Nell’ambito dell’Associazione il Comitato Centrale favorisce e stimola l’aggregazione e la conoscenza reciproca tra associati adulti, anche attraverso lavori di gruppo (cd. “pattuglie”) e la pianificazione di eventi.
Art. 24 – Responsabile Guide e Responsabile Scout, legale rappresentanza
La Responsabile Guide ed il Responsabile Scout, nel rispetto di un equilibrio di responsabilità tra uomini e donne (diarchia), presiedono congiuntamente l’Associazione e ne garantiscono e rappresentano l’unità a San Marino ed all’Estero.
L’Assemblea, in sede di nomina o conferma della Responsabile Guide e/o del Responsabile Scout, conferisce ad uno dei due la legale rappresentanza dell’Associazione in base alle disponibilità di questi e, se possibile, alternandola tra loro di mandato in mandato (ciascuno della durata di tre anni).
Il Responsabile designato quale legale rappresentante rappresenta l’Associazione di fronte a terzi ed in giudizio ed esercita i poteri conferiti dal presente Statuto e, di volta in volta, anche in base a quanto eventualmente disposto nel Regolamento organizzativo, dal Comitato Centrale.
Nel caso non fosse possibile individuare una Responsabile Guide o un Responsabile Scout, o se per dimissioni o altra causa uno dei Responsabili non potesse più esercitare le sue funzioni, il compito viene assunto interamente, fino alla successiva Assemblea, da colei/colui che rimane in carica.
Se entrambi i Responsabili non possono esercitare le loro funzioni per dimissioni o altra causa, le funzioni vengono temporaneamente assunte dall’Incaricato all’Organizzazione, che dovrà occuparsi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione e di convocare al più presto l’Assemblea per individuare una nuova Responsabile Guide e/o un Responsabile Scout, nonché un nuovo legale rappresentante dell’Associazione.
Art. 25 – Compiti della Responsabile Guide e del Responsabile Scout
Sono compiti della Responsabile Guide e del Responsabile Scout congiuntamente:
a) promuovere l’attuazione dei principi contenuti nel presente Statuto e nel Patto Associativo;
b) convocare e presiedere l’Assemblea ed il Comitato Centrale;
c) coordinare i progetti dell’Associazione e gli associati adulti coinvolti;
d) verificare il coordinamento tra le attività dei membri del Comitato Centrale, al fine di assicurare all’Associazione un percorso organico, coerente ed unitario;
e) nominare i Capi dell’Associazione, a seguito di parere favorevole da parte del Comitato Centrale;
f) esprimersi in merito ai ricorsi contro i provvedimenti disciplinari, nel rispetto di quanto disposto dal Regolamento organizzativo;
g) dirimere, in ultima istanza, le controversie non risolte in altri livelli associativi.
Art. 26 – Compiti dell’Incaricato/a all’Organizzazione
Sono compiti dell’Incaricato/a all’Organizzazione:
a) seguire costantemente la gestione amministrativa dell’Associazione a livello nazionale;
b) vigilare sull’osservanza delle disposizioni e sul rispetto delle formalità di Legge, adempiendo, anche mediante l’apporto di collaboratori ed esperti
esterni all’Associazione, agli oneri previsti;
c) collaborare nella verifica dell’andamento gestionale e amministrativo del magazzino scout;
d) curare i rapporti con i gestori di case, basi scout e terreni nella disponibilità dell’Associazione;
e) curare la gestione della sede dell’Associazione;
f) redigere e tenere aggiornato un elenco del materiale di proprietà dell’Associazione, fatta eccezione per quello in uso esclusivo dai Gruppi e
dalle relative Unità, curandone la gestione e manutenzione;
g) supportare i Responsabili e gli altri Incaricati nell’organizzazione e realizzazione di eventi a livello nazionale ed internazionale;
h) supportare i Gruppi che compongono l’Associazione negli adempimenti di carattere amministrativo;
i) trasmettere tempestivamente copia dei verbali delle sedute del Comitato Centrale e delle Assemblee agli associati adulti;
j) svolgere, in caso di necessità, la funzione di cui al precedente articolo 24, ultimo paragrafo.
Per un migliore e più efficace svolgimento dei suoi compiti, l’Incaricato all’Organizzazione può avvalersi della collaborazione di una specifica pattuglia, costituita da altri associati adulti.
Art. 27 – Compiti dell’Incaricato/a alla Formazione Capi
Sono compiti dell’Incaricato/a alla Formazione Capi:
a) curare l’approfondimento di tematiche pedagogiche e metodologiche attuali anche in collegamento con altre agenzie educative;
b) promuovere attività di formazione e aggiornamento metodologico degli associati adulti, coordinandole con le occasioni di formazione della Zona di Rimini, della Regione Emilia Romagna e Nazionali AGESCI;
c) intrattenere i competenti rapporti con la Zona AGESCI di Rimini, di cui i Gruppi dell’Associazione fanno parte;
d) occuparsi di provvedere ad una facile e veloce iscrizione degli associati adulti ai campi di formazione ed agli eventi organizzati da Zona, Regione, Nazionale dell’AGESCI;
e) adoperarsi affinché venga favorita l’organizzazione di campi di formazione od eventi per associati adulti anche nella Repubblica di San Marino, a vantaggio anche degli associati adulti AGESCI;
f) predisporre, a seguito di segnalazione da parte dei Capi Gruppo di appartenenza e secondo quanto eventualmente previsto dal Regolamento organizzativo, la relazione per la Nomina a Capo di un associato adulto, visto:
a) il giudizio dei campi di formazione;
b) il parere favorevole dei capi Gruppo sul servizio svolto nelle unità;
c) l’assunzione di ruoli di responsabilità nell’Associazione;
d) la rispondenza alle indicazioni di profilo derivanti dall’adesione al Patto Associativo sulla crescita come persona e come capo; competenza pedagogica e metodologica; formazione associativa; partecipazione attiva e cosciente alla vita dell’Associazione.
Art. 28 – Compiti dell’Incaricato/a ai Rapporti Internazionali
Sono compiti dell’Incaricato/a ai Rapporti Internazionali:
a) rappresentare l’Associazione all’estero, su mandato del Comitato Centrale;
b) mantenere le relazioni istituzionali con gli organismi internazionali (tra cui WOSM e WAGGGS) e con altre Associazioni nazionali dello scoutismo;
c) informare il Comitato Centrale sulle tematiche educative, metodologiche e formative provenienti dalle esperienze realizzate in altri Paesi o proposte dai
movimenti mondiali;
d) promuovere la diffusione e lo sviluppo nelle unità della sensibilità alla dimensione internazionale;
e) coordinare eventuali progetti di cooperazione per promuovere lo sviluppo dello scoutismo all’estero;
f) mantenersi costantemente informato sulle iniziative ed eventi per gli associati giovani e/o adulti organizzati in ambito internazionale, al fine di darne la massima diffusione e favorire la partecipazione degli associati;
g) agevolare l’organizzazione e la partecipazione di scout esteri ad eventi sul territorio nazionale.
Art. 29 – Durata delle cariche in Comitato Centrale
Le cariche di Responsabile Guide e di Responsabile Scout non possono essere ricoperti dallo stesso Capo per un periodo superiore ai sei anni consecutivi (corrispondenti a due mandati), tenuto anche conto del disposto dell’articolo 24 del presente Statuto.
Per le rimanenti cariche del Comitato Centrale non sussistono limiti di durata e gli incarichi devono essere rinnovati ogni tre anni (un mandato).
CAPO III – AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Art. 30 – Risorse economiche
Il Patrimonio è costituito da:
a) quote associative, versate annualmente dagli associati;
b) contributi volontari, erogazioni, donazioni e lasciti diversi;
c) quote provenienti da iniziative curate dall’Associazione;
d) erogazione conseguente agli stanziamenti deliberati dagli Stati e da altri Enti pubblici e/o privati;
e) altri proventi conseguiti dall’Associazione per il perseguimento o a supporto dell’attività istituzionale;
f) entrate derivanti da interessi attivi su conti correnti o depositi;
g) entrate derivanti da riserve statutarie;
h) beni mobili, mobili registrati e immobili di proprietà dell’Associazione;
i) avanzi di gestione.
Art. 31 – Esercizio sociale e bilancio
L’esercizio sociale inizia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. Entro cinque mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, come già meglio specificato al precedente articolo 26, a cura dell’Incaricato all’Organizzazione viene predisposto il bilancio di tale esercizio e la relazione illustrativa, che verranno sottoscritti dal legale rappresentante
dell’Associazione ed il Comitato Centrale presenterà all’Assemblea per l’approvazione.
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e precisione e deve comprendere:
a) lo stato patrimoniale, nel quale devono essere indicate le attività, le passività e il patrimonio netto dell’esercizio decorso;
b) il conto economico, che indichi i costi ed i ricavi di competenza dell’anno mettendo in evidenza il risultato finale di sopravvenienza attiva o di perdita
dell’esercizio;
c) la nota integrativa/relazione illustrativa, che fornisca tutte le informazioni necessarie a una migliore comprensione delle voci inserite nei precedenti do-
cumenti e che contenga notizie sulla gestione.
Il bilancio deve essere redatto in conformità alle leggi vigenti e contenere tutte le indicazioni da esse richieste; devono altresì risultare dal medesimo i beni, contributi e lasciti ricevuti dall’Associazione.
Art. 32 – Autonomia finanziaria
Ciascun livello dell’Associazione (Gruppo e Centrale) è finanziariamente autonomo e responsabile della propria amministrazione.
Art. 33 – Censimento e quota associativa
Annualmente, l’Incaricato/a all’Organizzazione provvede a raccogliere, nel rispetto della normativa vigente in materia, dati anagrafici e di residenza relativi ad associati giovani, associati adulti ed Assistenti Ecclesiastici dell’Associazione, elaborando apposito elenco (cd. “censimento”) che verrà messo a disposizione del Comitato Centrale.
La regolamentazione delle modalità di raccolta del censimento viene demandata al Regolamento organizzativo dell’Associazione.
Gli associati giovani ed adulti (fatta eccezione per gli Assistenti Ecclesiastici) contribuiscono alle necessità della propria Unità e del proprio Gruppo, inoltre versano annualmente, per l’andamento dell’intera Associazione, una quota fissata dall’Assemblea.
Art. 34 – Organo di controllo
Se per determinate esigenze vi fosse la necessità di procedere alla designazione di un organo di controllo amministrativo, l’Assemblea, su proposta del Comitato Centrale, potrà nominare un Sindaco Revisore o, in alternativa, un Collegio dei Sindaci Revisori composto da due membri, scelti anche tra soggetti esterni all’Associazione stessa.
I Sindaci possono partecipare alle riunioni dell’Assemblea e del Comitato Centrale, senza diritto di voto, nelle quali siano posti all’ordine del giorno argomenti di carattere contabile/finanziario.
Di ogni revisione contabile deve essere redatta una relazione scritta da presentarsi al Comitato Centrale e all’Assemblea.
Il Sindaco ed i componenti del Collegio dei Sindaci, se eletti, rimangono in carica per tre anni (un mandato) e sono rinnovabili anche più di una volta.
Art. 35 – Beni residui in caso di scioglimento di un Gruppo
In caso di scioglimento di un Gruppo i beni esistenti, al netto delle passività, verranno messi a disposizione del Comitato Centrale, che li utilizzerà per l’eventuale ricostituzione del Gruppo stesso o per altre necessità dell’Associazione.
Art. 36 – Durata e scioglimento dell’Associazione
La durata dell’Associazione è fissata fino al 31 dicembre del 2200 e potrà essere prorogata con deliberazione dall’Assemblea con la maggioranza asso-
luta degli associati adulti di cui ai punti a), b) e c) dell’articolo 19. L’eventuale scioglimento dell’Associazione e la conseguente destinazione dei beni sono deliberati dall’Assemblea con la maggioranza dei quattro quinti degli associati adulti di cui ai punti a), b) e c) dell’articolo 19.
TITOLO III – NORME FINALI E TRANSITORIE
Art. 37 – Regolamento organizzativo
Per un più regolare funzionamento della vita associativa, l’Assemblea delega il Comitato Centrale per la redazione, adozione ed ogni eventuale successiva modifica di un apposito Regolamento organizzativo, il quale non potrà essere in contrasto con il presente Statuto.
L’adozione e le eventuali modifiche di tale Regolamento organizzativo sono deliberate dal Comitato Centrale con la maggioranza dei due terzi dei suoi
componenti.
Art. 38 – Modifiche allo Statuto
Le modifiche al presente Statuto sono deliberate dall’Assemblea con la maggioranza semplice degli associati adulti di cui ai punti a), b) e c) dell’articolo
Art. 39 – Cariche in Comitato Centrale e precedenti conferimenti deleghe – Norma transitoria
Con l’approvazione del presente Statuto, gli incarichi in Comitato Centrale che non siano in scadenza ovvero soppressi continueranno con la propria re-
golare durata triennale, con decorrenza dalla data di già avvenuta elezione.
I poteri, le procure e le deleghe conferite precedentemente all’approvazione del presente Statuto e risultanti dai verbali del Comitato Centrale, ove com-
patibili con le nuove disposizioni statutarie, sono da considerarsi valide a tutti gli effetti.
Art. 40 – Foro competente
L’Autorità giudiziaria della Repubblica di San Marino sarà competente in modo esclusivo a conoscere tutte le controversie fra gli associati adulti e l’Associazione o i suoi organi, nonché tutte le controversie e le questioni relative alle responsabilità degli organi di gestione e Sindaci oltre alle controversie fra questi ultimi e l’Associazione.
Art. 41 – Normativa di riferimento
L’Associazione e gli associati si impegnano ad osservare la legge della Repubblica di San Marino presente e futura nonché le disposizioni contenute nei trattati internazionali intervenuti fra questa e altri Stati.
Per tutto quanto non regolato e previsto nel presente Statuto, si applicano le norme vigenti in materia nel territorio della Repubblica di San Marino.”
A seguito dell’approvazione del nuovo Statuto Sociale, così come meglio sopra riportato, il Presidente dà atto che, per le successive deliberazioni dei restanti punti posti all’ordine del giorno, si applicheranno le disposizioni del nuovo Statuto approvato.